sabato 8 novembre 2008

Primi giorni a Trieste

Per andare a Trieste uso, ovviamente, il treno. L'aereo potrebbe essere una valida alternativa, ma non ci sono voli nel week-end, per cui sono rassegnato a perdere 6 ore (quando va bene) di vita ogni volta che vorrò tornare a Torino... Durante il viaggio posso ammirare i disgustosi caseggiati del bresciano che sembrano fatti per essere scambiati con delle fabbriche e la vista sulla fortezza di Peschiera del Garda. Dopo il cambio a Venezia Mestre una piccola sorpresa: i treni regionali del Friuli.

Il regionale che mi porta a Trieste ha delle carrozze nuovissime, che comprendono uno schermo che comunica l'elenco delle fermate con rispettivi orari, velocità, temperatura, ritardo e se la toilette è occupata. Ogni posto ha una presa di corrente per attaccare cellulare o PC. É un esempio dell'efficienza del Nord-Est o solo una conseguenza del fatto che il Friuli è a statuto speciale (per cui ha un budget discretamente superiore alle altre regioni)?

La nostra casa è a poco più di cinquecento metri dalla stazione, e allungando leggermente si può raggiungere passando sul lungomare e a fianco di quello che i triestini chiamano "Canal Grande", per la gioia e l'ilarità dei veneziani. Per ora siamo ancora in fase magazzino portuale, ma speriamo che presto la situazione si normalizzi.

La SISSA si raggiunge con venti minuti di bus (il 36) ed assomiglia tantissimo a una scuola elementare costruita negli anni ottanta, ovvero una colata di cemento nel posto meno opportuno possibile, cioè nel parco di Miramare, giusto vicino al castello. La cosa positiva è che standoci dentro non si è costretti a guardarla e invece il panorama è abbastanza piacevole...

Il mio studio (numero 307) è quello tradizionalmente dedicato al primo anno di Stati Condensati. Si trova al terzo piano e dà su un terrazzo abbastanza ampio. Purtroppo qualcuno degli anni scorsi ha rotto la porta quindi per andarci dobbiamo passare dalla finestra... Per raggiungere la 307 bisogna passare attraverso la 306, in cui ci sono i PhD di biofisica.

Divido lo studio con Pierpaolo (italiano), Linh (vietnamita) e due ragazzi cinesi, di cui confondo i nomi con altri due che seguono i corsi. In ogni caso non abbiamo parlato molto, mentre Linh e un suo conterraneo di biofisica (Chu, o Xu non ho idea di come si trascriva) si sono dimostrati molto socievoli. Hanno scelto di venire in Italia rispetto ad altri paesi occidentali perchè la cultura è più simile alla loro. Adesso sono veramente curioso di vedere il Viet-Nam...

I corsi sono iniziati ma ovviamente non è possibile capire come saranno dalla prima lezione... I professori comunque si sono mostrati tutti molto disponibili. Piccole differenze...

La mensa è quella dell'ICTP, il centro di fisica teorica giusto a fianco della SISSA e collegato con un tunnel. Si paga, ma non c'è paragone con quella che mi sono dovuto sorbire per cinque anni. Almeno per ora, magari mi stancherò tra qualche settimana.

Ma la vera novità è che per la prima volta nella mia vita vado a studiare in un posto nuovo ma conosco già qualcuno. Questo significa che avrò un'ottima guida ai migliori pub e locali di Trieste, che non mancherò di provare al più presto!

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