mercoledì 18 novembre 2009

Sto per andarmene dall'ufficio e tornare in albergo. Mi sembra un buon momento per fare un riassunto.

La prima settimana è andata piuttosto bene, mi sono sistemato in albergo e mi sono ripreso dalla differenza di fuso molto in fretta. L'albergo è a Ikebukuro, un quartiere vicino a un'università, che per qualche motivo non viene considerato molto sicuro. Non ho mai incontrato nessun problema, quindi non so davvero dire come mai.

La camera è attrezzata di cucina, televisore da 32', lavatrice e altro. Sono al diciottesimo piano di ventisei. Vicino all'albergo ci sono due supermercati: Tobu e Seibu, che significano rispettivamente Est e Ovest e sono rispettivamente a Ovest e a Est.

La stazione della metropolitana è a pochi passi e mi porta direttamente nel campus della Waseda.

Il tempo è stato altalenante con alcune giornate molto limpide e altre grigie, e indipendentemente da questo pioggia, vento, caldo e freddo sono stati del tutto casuali. Per farla breve, non ho ancora capito bene che razza di stagione sia.

Nel weekend sono stato a Shinjuku-Gyoen, che era aperto gratuitamente per festeggiare i venti anni di regno dell'imperatore. C'era ovviamente un sacco di gente.



I colori in autunno sono molto più belli e le rose nel giardino francese sono fiorite.






Tornando dal parco, davanti alla stazione di Shinjuku, un tizio suonava la chitarra elettrica, ed era molto molto bravo.



Purtroppo poco dopo è arrivata la polizia a fermarlo. Lui ridendo ha ringraziato il pubblico e ha iniziato a impacchettare la sua roba.

Ho anche scoperto della visita di Obama qui a Tokyo, il che giustifica probabilmente la quantità di polizia che ho visto in giro e le domande aggiuntive che mi hanno fatto alla dogana.

Uno di questi giorni sono tornato in un curry-shop qui vicino al campus in cui la signora mi ha riconosciuto e mi ha regalato delle "patate dolci" da farmi a casa. Non ho ancora provato...

martedì 10 novembre 2009

BRB

In viaggio si notano diverse cose, almeno, io noto diverse cose, anche non in viaggio, che è il motivo per cui poi mi faccio sempre figure da idiota. In particolare, quando ho fatto il check-in a Trieste il gate di partenza da Roma era il G12. Quando arrivo a Fiumicino, il gate era diventato il G09, e tanti giapponesi avevano appunto quello sul biglietto, ma viene cambiato all'ultimo per il G12. Cioè in realtà la notizia era già nota e era arrivata a Trieste quattro ore prima.

Il volo è ok, ma non riesco a dormire e quindi mi rifugio nei soliti film passatempo: Wolverine e Star Trek. Sono contento di non averli visti al cinema.

Mi fanno più domande del solito all'immigrazione, ma non ho problemi. Il governo giapponese possiede ora diverse copie delle mie impronte digitali e foto fatte con dodici ore di viaggio sulle spalle. Imbarazzante, se ci penso.

E in metropolitana si nota una cosa: ci sono meno pubblicità. La crisi fa le sue vittime anche qui. L'albergo in cui sto è fantastico decisamente meglio della guest-house. Anche se il quartiere è "malfamato". Dati i loro standard non mi proccupo più di tanto...

A pranzo ho mangiato kamameru (sempre riso condito, ma alla piastra) alle ostriche. Piatto tipico di Hiroshima. Poi all'università, dove non ho lavorato, ma provato un nuovo coffee bar à la starbucks.

Davanti alla Waseda noto che il kombini che aveva chiuso a luglio non ha riaperto, sempre la crisi.

Passo a trovare Nakazato-sensei. Poi cena a shinjuku a base di pesce, mi mancava il cibo.

Sono tornato in albergo un po' provato dal sake, ma non ho avuto troppe difficoltà nel trovare la strada.

Non ho foto, sono troppo stanco. Buonanotte.